Le Terapie per le Apnee notturne oggi
La prima terapia per guarire dalle apnee notturne
è cambiare lo stile di vita
La perdita di peso riduce la gravità dell’OSA e anche modesti cali sono frequentemente risolutori, soprattutto nei pazienti con OSA lieve poiché ogni paziente in sovrappeso, oppure obeso, ha uno strato di “cuscinetti” di grasso nell’orofaringe, più o meno spesso a seconda dell’indice di massa corporea e questi cuscinetti comprimono le vie aeree superiori creando in tal modo i presupposti che portano a ostruzioni nel corso della respirazione notturna.
Una dieta sana non prevede ovviamente uso o abuso di alcool e nemmeno di fumo. E’ opportuno eliminare da subito farmaci con effetto sedativo come per esempio antistaminici presi per altre problematiche. Al contrario l’esercizio fisico quotidiano, oltre al dimagrimento, possono migliorare il tono generale dei muscoli delle vie aeree superiori. Negli ultimi anni è stata introdotta la terapia miofunzionale: si tratta di una serie di esercizi da eseguire con regolarità a domicilio, ideati appositamente per migliorare il tono dei muscoli delle vie aeree superiori. Questi esercizi sono solitamente pensati per chi ha problemi legati al russare, ma sono utili anche per chi soffre di OSA di grado lieve o moderato.
Evitare la posizione supina: terapia posizionale
Circa 2 pazienti su 4 soffrono di quella che viene chiamata OSA posizionale, caratterizzata dal fatto che la sintomatologia ostruttiva notturna si manifesta più frequentemente quando la persona si trova in posizione supina, cioè sdraiati sulla schiena. In questi casi si possono ridurre i sintomi semplicemente facendo in modo di dormire sul fianco, invece che supini. La terapia posizionale è una soluzione semplice, non invasiva e a basso costo. Oggi disponiamo di una vasta gamma di prodotti appositamente progettati per incoraggiare il sonno in posizione laterale: piccolissimi devices di alta tecnologia in grado di riconoscere la posizione assunta dal paziente e di vibrare quando chi lo indossa si dispone nella posizione supina. La risposta del paziente allo stimolo vibratorio è il cambio di posizione corporea.
Dispositivi intraorali per patologie lievi e medie
I cosidetti dispositivi intraorali (MAD) offrono una terapia basata sul comfort e sulla semplicità di gestione. Trovano indicazione nei pazienti in cui la caduta posteriore della lingua in sonno è responsabile o corresponsabile dell’OSA. Questi dispositivi sono diversi dai semplici byte e servono a spostare in avanti mandibola e lingua in modo da opporsi agli eventi ostruttivi causati dalla caduta posteriore della lingua. Anche se esistono in commercio alcuni dispositivi orali universali, ai pazienti del CENTRO MEDICO PER LA TERAPIA DELLE APNEE NOTTURNE del Dott. Michele Nannelli a Firenze saranno realizzati sempre dispositivi su misura realizzati da odontoiatri formati in disturbi respiratori nel sonno.
CPAP: Terapia medica per la sindrome delle apnee ostruttive di livello grave
La CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) è un trattamento molto efficace ed è spesso il riferimento per l’OSA di livello grave. Il principio di funzionamento della CPAP è basato sull’incremento di pressione nelle vie aeree superiori che, in virtù di questa azione di espansione forzata dall’interno del loro lume, smettono di vibrare e, soprattutto, non possono più collassare producendo apnee. Consiste nell’applicare una mascherina a livello nasale, fissata con piccole cinghie dietro la testa, la quale è collegata ad un apparecchietto che insuffla aria.
Gli effetti benefici si fanno sentire velocemente e i risultati di questo dispositivo vengono anche valutati durante una poligrafia respiratoria notturna con CPAP applicata. Per i pazienti di livello grave si assiste alla vera e propria scomparsa delle apnee ostruttive in quanto l’efficacia del trattamento con CPAP nel risolvere il problema delle apnee nel sonno è vicina al 100%: i pazienti affetti da OSA che iniziano il trattamento con CPAP hanno immediatamente la percezione del beneficio, con la scomparsa della sonnolenza diurna sin dalle primissime notti di impiego del ventilatore, oltre che di un sonno finalmente ristoratore. Oltre al beneficio sul sonno, la CPAP agisce migliorando tutti i parametri cardio-circolatori, metabolici ed infiammatori del paziente: si riduce l’ipertensione arteriosa e spesso si ha una progressiva riduzione del soprappeso. A lungo termine si riduce il rischio di incorrere in infarto e/o ictus cerebrale.
Terapia chirurgica in presenza di patologie delle prime vie aeree
Il ricorso alla terapia chirurgica (roncochirurgia) è giustificato sicuramente dalla necessità di modificare alterazioni o patologie delle prime vie aeree, che causano ostruzione al transito dell’aria. Il chirurgo otorinolaringoiatra interviene nei punti di maggior ristrettezza e collabimento delle prime vie aeree con tecniche chirurgiche che saranno adeguate e studiate per ogni singolo paziente, così da praticare quasi una “plastica” di questi distretti anatomici. Potranno essere operati il naso, il palato molle, la base della lingua, la mandibola, le tonsille, le adenoidi, con moderne metodiche meno invasive rispetto al passato. Specialmente nei pazienti più gravi la chirurgia può essere di aiuto ma non può risolvere tutto il problema se non affiancata a terapie dietologiche e mediche ben condotte.