DIAGNOSI APNEA NOTTURNA

Diagnosi apnee notturne a Firenze

Il percorso per una corretta diagnosi delle apnee notturne


La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno essendo una condizione patologica auto-aggravante ad evoluzione progressiva richiede un tempestivo inquadramento da parte dello specialista. Presso il CENTRO MEDICO PER LA TERAPIA DELLE APNEE NOTTURNE del Dott. Michele Nannelli a Firenze il percorso inizia con un semplice test di autovalutazione con risposte a semplici domande, che non sostituisce però la diagnosi da parte del medico specialista, ma piuttosto la indirizza, e contestualmente ti sottoporrà anche ad alcuni esami di approfondimento, anche fisici, come la misura del peso e della circonferenza del collo. Inoltre, con l’apporto dello specialista odontoiatra, completerà questa prima parte di visita poiché esiste un legame diretto tra l'usura dentale e le apnee del sonno, motivo per cui tale usura può essere considerata come un elemento chiave nella diagnosi di questa patologia. Ciò conferisce ai medici dentisti un nuovo ruolo nella diagnosi e nel trattamento dei casi lievi-moderati di apnee del sonno e dei pazienti affetti da roncopatia cronica. 

Misurazione di ossigeno nel sangue

L’esame strumentale più semplice è rappresentato dall’ossimetria, o pulsossimetria, un metodo di misurazione diretta, non invasiva e continua della saturazione percentuale in ossigeno dell’emoglobina del sangue arterioso circolante, tramite un apparecchio denominato ossimetro o pulsossimetro. Il tipo più comune di pulsossimetro è costituito da un sensore “a pinza” o “a ditale” applicato al polpastrello delle dita che rileva la percentuale in ossigeno legato all’emoglobina nel sangue circolante attraverso il dito. La pulsossimetria fornisce informazioni indirette sullo stato di ossigenazione del sangue ed è in genere utilizzata per valutare lo stato di efficienza della ventilazione respiratoria. Ciò che viene misurata è la quantità di ossigeno legata all’emoglobina circolante, espressa in percentuale (detta anche SpO2 o saturazione percentuale dell’ossigeno nel sangue). In caso di normale ossigenazione del sangue la SpO2 varia tra il 96 e il 98%, mentre scende sotto questi valori se i polmoni non ossigenano adeguatamente il sangue.


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La diagnosi principale sono gli esami durante il sonno a casa

L’esame diagnostico che avviene tramite la registrazione dei parametri cardiorespiratori ed elettroencefalografici durante il sonno si chiama poligrafia notturna: la poligrafia respiratoria notturna (PM) consiste nella misurazione dei parametri cardiorespiratori (russamento, flusso aereo, livello di ossigeno nel sangue, frequenza cardiaca, mobilità respiratoria toracica e addominale, postura nel sonno). È costituito da un semplice dispositivo elettronico che consente di condurre uno studio di poligrafia respiratoria mediante un apparecchio di dimensioni ridotte e maneggevole che il paziente porta a casa e attiva da solo durante la notte. Tale dispositivo rileva 7 diversi segnali di informazione durante il sonno del paziente: flusso respiratorio, sforzo ventilatorio, ossimetria, frequenza cardiaca, russamento, posizione del corpo e frequenza respiratoria. Il dispositivo è semplice e pratico per il paziente da installare a domicilio, inserendo una sonda nasale e un pulsossimetro sul dito indice. Una volta analizzati i dati raccolti nello studio del sonno il paziente viene associato a una categoria in funzione del livello di gravità delle apnee che presenta e l’esito della poligrafia respiratoria notturna viene consegnato e spiegato da Specialisti Otorinolaringoiatri, Pneumologi e Odontostomatologi che pianificheranno il successivo percorso terapeutico in base all’esito dell’esame. 

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